Più di 800 pizze Busto sfornate in otto giorni nei 16 ristoranti aderenti: la Festa della Pizza si dimostra ancora una volta un successo e si guadagna «la riconferma». Ad annunciarlo è la vicesindaco e assessore allo sviluppo economico Manuela Maffioli, tracciando il bilancio, «molto positivo», della seconda edizione della rassegna che celebra il piatto italiano più famoso al mondo.
La festa
Dal 10 al 18 giugno sono state 16 le pizzerie della città che hanno proposto ai loro clienti la pizza Busto, a forma di B, per metà calzone con il ripieno a sorpresa e per l’altra metà pizza con i colori della città, il bianco e il rosso. Durante la settimana della festa, istituita dall’amministrazione comunale in collaborazione con la Confcommercio-Ascom di Busto Arsizio per valorizzare le attività produttive locali e promuovere il territorio, sono state sfornate più di 800 pizze Busto, che, lo ricordiamo, sono disponibili solo nel periodo della festa.
Maffioli: «Un successo»
«La “Festa della pizza” è sempre più festa della città e le centinaia di “pizza Busto” consumate in una sola settimana lo dimostrano – commenta la vicesindaco e assessore allo sviluppo economico Manuela Maffioli – complice il periodo, la Festa ci conduce direttamente già dentro l’atmosfera estiva. Un’iniziativa che piace agli esercenti e ai loro clienti e che merita di essere confermata». L’appuntamento è dunque già fissato all’anno prossimo.
La sfida del “Tasso”
Tra coloro che hanno gustato le “Pizze Busto” non poteva mancare Mirko Tassin, alias “Tasso Culinario”, noto food content creator della città: insieme a un gruppo di amici, anche quest’anno ha assaggiato tutte le pizze a forma di B in una sola sera e ha realizzato un simpatico video per documentare la sfida. Nei prossimi giorni Ascom premierà con una smart box a tema gastronomico i due clienti che hanno consumato tre “Pizze Busto” in tre diverse attività e che per primi (già il lunedì) hanno inviato il pizzaporto compilato con i timbri delle tre diverse pizzerie.
Art. di Malpensa24 del 27.06.2023 di Andrea Aliverti
